PIZZA E CALCIOSCOMMESSE
Ah, il calcio! Croce e delizia di tanti italiani. Pochi lo giocano davvero bene. Tutti gli altri ne parlano e, a volte, ci scommettono sopra.
E la preparazione di una scommessa diventa un rito che coinvolge totalmente i partecipanti. Come totalizzante è la discussione di una scommessa sbagliata. O di una scommessa azzeccata ma che qualcuno si è dimenticato di giocare.
I due scommettitori
Ecco cosa mi è successo presso una nota e centralissima pizzeria di Firenze.
Ricevo la proposta di consegna con punto di raccolta la famosa pizzeria. Decido di accettarla. Appena arrivato alla pizzeria, mostro il codice dell'ordine ma cassiere e pizzaiolo praticamente mi ignorano.
Il cassiere dà un'occhiata al codice ma poi torna a chiacchierare col pizzaiolo. Il quale sta lì, coinvolto in un'animata conversazione col cassiere, e non dà alcun segno di almeno iniziare a stendere l'impasto per le pizze.
Si parla di scommesse sportive. Vien fuori che i due avevano pianificato di giocare una scommessa tripla, risultata poi vincente. C'è però un intoppo: il cassiere era incaricato di giocare la puntata ma non l'ha fatto. La mancata vincita è superiore ai 100 euro.
Intanto il tempo passa. E per me, che lavoro a cottimo, il tempo è denaro e questi due me lo stanno facendo perdere inutilmente.
Cerco di attirare l'attenzione affinché almeno il pizzaiolo inizi a lavorare le pizze. Niente. Per tutta risposta ricevo un'occhiata di meraviglia da entrambi, come a dire: "Ma non vedi che stiamo parlando di cose serie?"
Dopo sette minuti di inutile attesa, decido di rifiutare la consegna e andarmene.
L'assurda reazione
Il cassiere se ne accorge e, mentre ormai sono in fondo alla via, mi urla dietro: "'e pizze shtanno proooonte! A chi t'è muort!"
No! Le pizze non sono pronte. Il tuo compagno di merende manco ha steso l'impasto. Mi prendi in giro?
E quindi la pizzeria vulcanica se ne va in lista nera per un po'.